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Strategie digitali per una reputazione online positiva

Web Reputation: come ottenere una buona reputazione online

Per costruire una reputazione online positiva, è cruciale curare contenuti di alta qualità, ottimizzare per i motori di ricerca, gestire efficacemente i social media e implementare PR digitali. Monitorare costantemente la percezione online attraverso recensioni e interazioni social è fondamentale per mantenere un’immagine di marca solida e affidabile.

Ormai da tempo, le aziende italiane hanno a disposizione una risorsa eccezionale per intercettare nuovi clienti ed accrescere il proprio business. Stiamo parlando chiaramente del web, oggi considerato una fonte inesauribile di opportunità per chiunque voglia lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria o della libera professione.

Eppure, al pari di molti altri strumenti, anche la Rete va “maneggiata” con cautela per non incorrere in situazioni spiacevoli che potrebbero danneggiare l’attività. 

Ci riferiamo, in particolare, alla gestione della cosiddetta web reputation: un concetto piuttosto ampio, sviluppatosi solo di recente, che tuttavia può influire significativamente sia sul successo, sia sul fallimento di un determinato brand.

Entriamo, quindi, più in dettaglio e scopriamo cos’è la web reputation, come si costruisce, come monitorarla – e, all’occorrenza, migliorarla – nel corso del tempo e perché è così importante, oggigiorno, per la crescita di qualsiasi business.

Il concetto di web reputation

L’espressione web reputation fa riferimento alla reputazione online di un soggetto – sia esso un’azienda, un prodotto o anche una persona fisica.

Tale concetto riunisce: da un lato, i giudizi e le opinioni degli utenti su di esso (es. recensioni, commenti, ecc.); dall’altro, la percezione che emerge a partire dalle informazioni reperibili online tanto negli spazi propri (es. sito web, profili social, ecc.), quanto in quelli gestiti da terzi (es. testate giornalistiche, magazine, blog e forum tematici, gruppi e pagine social, canali YouTube / Twitch, ecc.).

Insomma, la web reputation deriva dalla combinazione di più fattori: al primo posto vi è sicuramente la qualità del prodotto (o servizio) e, di conseguenza, il grado di soddisfazione dei clienti. Tuttavia, a seconda dei casi, possono entrare in gioco anche altri elementi, come la correttezza e la trasparenza della comunicazione, il rispetto delle norme, l’aderenza a determinati valori (es. l’attenzione per l’ambiente e per le politiche di inclusione sociale), l’interazione positiva con il pubblico, con i lavoratori e gli eventuali partner e così via.

Web reputation: personale e aziendale

Occorre poi distinguere tra web reputation personale, cioè riguardante una persona fisica (come un professionista, un politico o un artista), ed aziendale, che interessa invece le personalità di tipo giuridico (come, ad esempio, un marchio registrato, un esercizio commerciale o una qualsiasi azienda).

Nel primo caso, infatti, la responsabilità è personale, in quanto è il soggetto stesso, mediante le proprie azioni, a costruirsi una reputazione positiva o negativa in rete. Diversamente, nel secondo caso bisogna prestare attenzione anche al comportamento tenuto dai membri dello staff, specie in orario di lavoro e nelle attività online eseguite a nome del brand o dell’azienda in questione. 

A tal proposito, è bene sapere che il personale è chiamato a rispondere di eventuali danni d’immagine derivanti da errori, sviste e/o scorrettezze.

Personal branding e reputazione online

Personal branding e web reputation sono due aspetti che dovrebbero camminare di pari passo. Difatti, per costruire un’immagine positiva sul web – e non solo – occorre prima consolidare l’identità del brand, individuare le sue peculiarità e i punti di forza da valorizzare ed infine sviluppare una strategia efficace per accrescere la sua popolarità ed intercettare gli utenti in target.

Come costruire una buona reputazione online

Scopriamo più da vicino come ottenere una buona web reputation, concentrandoci su quattro aree di intervento principali, vale a dire:

  • Contenuti di alto valore → Creare e pubblicare contenuti di qualità sui propri spazi digitali è il primo – e fondamentale – passo per conferire autorevolezza al brand. Utilizza il sito aziendale per offrire informazioni utili, rispondere alle domande più frequenti ed indirizzare i potenziali clienti nella scelta di prodotti e servizi, attraverso approfondimenti, guide, tutorial ed altre risorse gratuite. L’obiettivo è duplice: dimostrare competenza nel proprio settore e conquistare la fiducia degli utenti. 
  • SEO → A poco serve mettere a disposizione una marea di contenuti online, se reperirli risulta difficile, se non impossibile. Detto altrimenti: lavora sulla SEO – ossia sulle strategie che permettono di raggiungere le prime posizioni su Google e simili – per aumentare la visibilità del tuo sito.
  • Social e community → Gestire accuratamente i profili social non significa riempirli di post, immagini e storie a tutte le ore del giorno. O meglio, non solo. È altrettanto importante mostrarsi aperti e disponibili nei riguardi degli utenti, prendendo in carico ogni richiesta e fornendo prontamente una soluzione (o quantomeno vicinanza e supporto). Sebbene talvolta sia difficile, il tono di voce dev’essere sempre calmo, gentile e professionale. Ricorda: stai parlando a nome dell’azienda, non a titolo personale!
  • Digital PR → Oltre che degli spazi di proprietà del brand, è utile avvalersi anche di siti, pagine e/o blog esterni per divulgare notizie ed aggiornamenti. Esistono, a questo proposito, piattaforme come SeoLuxury.com, che consentono di pubblicare contenuti (es. interviste, comunicati stampa, news, ecc.) su portali di ogni tipo: nazionali o locali, generalisti o tematici, italiani o stranieri. L’elenco è vastissimo, puoi farti assistere sia nella scelta, sia nei passaggi successivi, e in più ottenere backlink di qualità diretti al tuo sito per accrescerne l’autorevolezza. 

Insomma, per raggiungere gli obiettivi desiderati in termini di web reputation, è necessario uno sforzo congiunto da parte di varie figure. Ciascuna di esse, infatti, oltre a padroneggiare almeno un ambito specifico – ad esempio il copywriting, la SEO, il digital / social media marketing e via così – deve anche essere in grado di coordinarsi con il resto del team. In caso contrario, vi è il rischio di intaccare la coerenza – e, dunque, l’efficacia – della strategia messa a punto dall’azienda.

Come monitorare e migliorare la web reputation

L’immagine di un brand non è qualcosa di statico, bensì può subire variazioni a seconda degli avvenimenti, del comportamento tenuto in particolari occasioni, dell’andamento del business o anche soltanto del tempo che passa.

Di conseguenza, è necessario monitorare la web reputation sul lungo periodo, utilizzando strumenti appositi per “fotografare” la situazione a cadenza regolare (in genere ogni tre o sei mesi) e, quindi, registrare eventuali oscillazioni.

Tra gli elementi da analizzare, suggeriamo: 

  • Motori di ricerca → Attraverso Google e portali analoghi è possibile scoprire in tempo reale se circolano notizie, aggiornamenti, ecc. a proposito del brand, ma anche se altri siti lo menzionano e quali informazioni riportano. Inoltre, puoi avvalerti dello strumento Google Alerts per ricevere una notifica ogni volta che un termine (ad esempio il nome dell’azienda o di un prodotto) viene citato su Internet. 
  • Recensioni e commenti → Esaminare le recensioni e i commenti lasciati dagli utenti sia sui tuoi spazi (ad esempio sul sito web o sulla pagina Facebook), sia su quelli altrui (su piattaforme come Google MyBusiness, Amazon e TripAdvisor, nei commenti ad articoli che menzionano il prodotto o nei forum di settore) permette di valutare il grado di “simpatia” o “antipatia” che il pubblico nutre nei confronti del tuo brand.
  • Editoria digitale → Testate giornalistiche, magazine e blog tematici andrebbero tenuti d’occhio con continuità, poiché rappresentano la prima fonte di informazioni alla quale il pubblico tende ad attingere. In questo modo, se le notizie riportate non sono corrette – ad esempio in caso di circolazione di fake news – o se l’immagine che viene fuori non corrisponde a quella desiderata, è possibile intervenire in tempi rapidi. Ad esempio, facendo pubblicare comunicati ed articoli che fungano da rettifica sui siti più seguiti o su riviste online rivolte al tuo target. 
  • Conversazioni sui social network → In ultimo, consigliamo di prestare attenzione alle conversazioni riguardanti il brand che gli utenti intrattengono sulle piattaforme social più popolari. Ovvero, al giorno d’oggi: Instagram, TikTok, Facebook, Twitter (o X), LinkedIn e la nuova arrivata, Threads. Per svolgere le attività di monitoraggio, puoi affidarti ad un tool per la valutazione del sentiment sui social media come Brand24, Medallia o Lithium, per citarne alcuni tra i più conosciuti.

Concludendo, che tu sia un freelance ad inizio carriera, oppure un imprenditore che desidera sfruttare al meglio il “potenziale” della rete per dare slancio al proprio business, prestare attenzione alla tua web reputation è una mossa che si rivelerà vincente. Specialmente sul medio-lungo periodo. Dunque, come iniziare?

Per prima cosa, raduna intorno a te le figure giuste, che sappiano consigliarti sulla strategia da seguire ed affiancarti nelle attività elencate in precedenza.

Stabilisci, dunque, gli obiettivi che intendi raggiungere (es. coinvolgimento del pubblico, recensioni positive o altro) ed il budget da destinare alle campagne.

Infine, controlla regolarmente i risultati e, se qualcosa non va secondo i piani, individua l’errore e correggi il tiro – meglio ancora se con l’aiuto di un esperto.

 

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